Il dibattito recente sulla geopolitica e la geocultura del Mediterraneo, riletto con un approccio dichiaratamente non-lineare per cogliere la complessità di questo spazio geografico ed estrapolarne i possibili trend futuri. Leggi Tutto
La percezione della perdita di controllo sulla propria vicenda personale, la sensazione che l’intero mondo – sociale e naturale – sia in balìa di forze inconoscibili e imprevedibili precipita l'uomo contemporaneo in una situazione di profonda angoscia, che riattiva un’ansietà escatologica tipica di formazioni sociali che hanno preceduto la nostra, mescolando paure connesse a pericoli materiali, profani, e terrori più indefiniti e irrazionali. Il mondo di oggi ci appare, come nel passato, dimora dell’ignoto, impregnato di mistero. Leggi Tutto
Nello spazio pubblico vige oggi una profonda asimmetria di informazioni: vi sono coloro che possono vedere e profilare il prossimo, senza poter essere ugualmente essere visti e profilati. Democratizzare questo diritto all'opacità, trasformandolo in bene comune forse, porterà all'avvento di una nuova forma di città, “la città opaca”, opposta a quella presente, “la città trasparente”? Leggi Tutto
A partire dalla fine del XIX secolo, un'idea pericolosa si è diffusa tra gli economisti: la necessità di individuare le leggi naturali del comportamento umano per fare dell'economia una scienza esatta al pari della fisica. Un'idea alla base di tutte le recenti crisi economiche mondiali. Leggi Tutto
Se la società contemporanea è fondata sul lavoro, cosa ne sarà delle persone quando entreremo nell'epoca post-lavoro? Un tema su cui si interrogano i filosofi del postumanesimo Yuval Noah Harari e Nick Bostrom, con scenari inquietanti per la sopravvivenza della nostra specie. Leggi Tutto
Discutere di medicina personalizzata significa anche riflettere su nuovi modelli diagnostici e riaffermare il carattere umano della medicina: dall’importanza del rapporto medico-paziente all'enfasi sull’essere umano non come mera entità biologica ma in quanto persona dotata di una propria storia genetica, sociale e ambientale. È quel che sostiene Xavier Guchet nel suo libro "La médicine personalisée. Un essai philosophique". Leggi Tutto
Le tecnologie del lavoro, che liquidano più lavoro di quanto ne producono, sono finanziate secondo cicli dell’accumulazione in mondo finanziario conflittuale, producendo una stabile instabilità nei mercati e sulla superficie sociale. Il futuro del lavoro non è quindi legato al rapporto tra potenzialità tecnologiche e mercato economico, o a esigenze scientifiche, ma all’evoluzione del legame tra fundraising nei conflitti finanziari e mutazione delle tecnologie del lavoro. Leggi Tutto
Lo studio del Millennium Project "2050: Global Work/Technology Scenarios" mira a stimolare una discussione sistematica globale in maniera più ampia e profonda di quanto accada oggi sui media, cercando di prevedere il futuro globale della tecnologia e del lavoro e di capire come gestire la transizione verso un’economia mondiale differente. Leggi Tutto
Per le sue caratteristiche, demografiche e non solo, in questo momento storico il nostro Paese è, senza dubbio, un fecondo laboratorio di futuri possibili. Un Paese fecondo, purtroppo, solo in termini di ipotesi di lavoro: per i futuri possibili del nostro Paese, quello verso il 2030 è un viaggio che si prospetta complesso. Leggi Tutto
La crescita dei processi di automazione impone un ripensamento generale e ad ampio spettro dell’attuale stato dell’occupazione, con l’obiettivo di favorire la transizione verso nuove attività prima che la disoccupazione tecnologica spazzi via interi comparti professionali. Il settore bancario e finanziario può rappresentare, in questo senso, un caso studio importante, in cui molte attività sono destinate all’automazione, in affiancamento a quelle già da tempo automatizzate. Quali sono i trend che cambieranno il settore e quali soluzioni possono essere adottare per anticiparne le conseguenze? Leggi Tutto