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About

“Futuro” è una parola che non passa mai di moda, anzi: usata e abusata in ogni contesto e fuori contesto, dai discorsi politici agli spot pubblicitari, è stata svuotata di ogni significato. “Futuri”, d’altro canto, fa riferimento a un altro contetto: quello associato ai futures studies, lo studio dei futuri possibili, una disciplina nata negli anni Sessanta che si è diffusa in tutto il mondo. “Futuri” è una parola che esemplifica un concetto, quello per cui non esiste un destino manifesto, un futuro oggettivo nel quale vivremo, ma una vastissima gamma di possibilità, di “scenari”. Dopo essere stato invaso e colonizzato da una sola grande narrazione, il futuro va pluralizzato: bisogna liberare i “futuri” potenziali e dormienti. Questa la mission dell’Italian Institute for the Future, nato nel 2013 come think-tank dedicato allo studio dei futuri, che dal 2014 pubblica FUTURI, rivista semestrale attualmente unica nel panorama italiano dedicata ai futures studies.

FUTURI non è un magazine d’informazione sulle ultime novità nell’ambito dell’innovazione, della scienza, dell’economia o della politica. Non tratta degli ultimi prodotti tecnologici né di start-up. Non presenta, soprattutto, una visione acritica del futuro, ma è appunto una rivista di studi critici sui futuri, ossia di analisi. Da un lato per comprendere i megatrend, le tendenze di lungo periodo, i “segnali deboli” nel grande marasma del villaggio globale, e riuscire così a “guardare più lontano”, come recita il sottotitolo. Dall’altro per mettere in discussione il “futuro” come paradigma egemonico e offrire, al suo posto, una serie di scenari alternativi, di nuove visioni di futuri più possibili. Già con il manifesto che inaugurava l’esperienza dell’Italian Institute for the Future partivamo da una domanda: che fine ha fatto il futuro? E non perché non ne sentissimo più parlare, anzi al contrario: perché tutto questo gran parlare di futuro lo ha reso oggi un significante vuoto. Dobbiamo quindi tornare a riempirlo di senso, riconquistando la capacità di aspirare a un domani diverso, più inclusivo, più sostenibile, più ambizioso, dove possano convivere progetti di insediamenti su Marte e nuovi movimenti democratici dal basso, ricerca medica di frontiera e accesso per tutti a Internet come all’acqua potabile, aerei ipersonici e treni più confortevoli per i pendolari. Sono queste le storie che vogliamo raccontare su FUTURI.

Le sezioni

Osservatorio raccoglie brevi articoli di analisi sui fenomeni di attualità e sui report internazionali relativi a trend e scenari di lungo periodo.

Dossier raccoglie approfondimenti e saggi su una serie di temi centrali della riflessione di FUTURI, proposti attraverso specifici focus.

Scenari raccoglie articoli e approfondimenti su temi diversi che propongono nuove visioni dei futuri possibili.

Biblioteca raccoglie interviste ad autori di testi che la redazione di FUTURI intende proporre ai lettori.

Science Fiction raccoglie contributi che rivelano in modo in cui la fantascienza, intesa come narrativa crossmediale di anticipazione, può servire a orientarci nei futuri possibili.

Retrofuturologia raccoglie infine vecchi testi di futurologia per costruire una “memoria storica” della disciplina e analizzare come cambia nel tempo l’idea del futuro.

La redazione

Direttore
Roberto Paura

Redazione tecnica
Fabio Caiazzo
Chiara Manzillo

Comitato editoriale
Adriano Cozzolino
Gabriele Giacomini
Vincenzo Luise
Luigi Somma

Comitato scientifico
Riccardo Campa (coordinatore)
Adam Arvidsson
Mario Bolzan
Antonio Camorrino
Fabio Corbisiero
Simone Di Zio
Piero Dominici
Carolina Facioni
Adolfo Fattori
Diego Giannone
Jennifer Gidley
Veronica Moronese
Vincenza Pellegrino
Roberto Poli
Elisabetta Ruspini
Oleksandr Sharov
Donato Speroni
Erik Stengler
Giuseppe Zollo

L’edizione semestrale di FUTURI è rivista scientifica riconosciuta dall’ANVUR per l’Area 14 (Scienze politiche e sociali)