Il parassita, che sia un'entità terrestre o aliena in cerca di un corpo umano "ospite", fin dalle sue origini ha solleticato le fantasie più oscure e morbose, mettendo in discussione la proprietà inviolabile del corpo umano. Ma se una maggiore consapevolezza contemporanea del corpo come macchina sperimentale ci portasse a riconsiderare il parassitismo come un'opportunità di potenziamento transumano? E se la prossima evoluzione fosse invece una fusione totalizzante?
You need to be logged in to view this content. Si prega Log In. Non sei un membro? Registrati
Jacopo Bonat è dottorando in Ingegneria Civile-Ambientale e Architettura presso l’Università di Trieste. Cultore della Materia presso l’Università di Udine in Composizione Architettonica e Urbana – Paesaggio, ricopre il ruolo di collaboratore alla didattica nei corsi di progettazione architettonica. Svolge la professione di architetto libero professionista.
Matteo Zambon è Architetto firmatario di opere pubbliche e dottorando in Ingegneria Civile-Ambientale e Architettura presso l’Università di Trieste. Cultore della Materia presso l’Università di Udine in Composizione Architettonica e Urbana – Paesaggio, ricopre il ruolo di research assistant nel gruppo di ricerca “N_U - Oltre il diagramma: dispositivi spaziali, architetture e infrastrutture reattive nel binomio città/paesaggio” con il professor Piotr Barbarewicz.
